Corte di Cassazione penale, sez. II, 6 febbraio 2024, n. 5182

Ordinamento penitenziario – Arresti domiciliari – In sostituzione della custodia cautelare in carcere – Per accedere alla procreazione medicalmente assistita – Diniego – Legittimità – Fattispecie

E’ legittimo il rigetto della domanda per ottenere gli arresti domiciliari in sostituzione della custodia cautelare in carcere motivata con la possibilità di accedere alla procreazione medicalmente assistita. Di fatti, anche se è vero che il diritto alla procreazione e alla maternità rientrano tra quelli costituzionalmente garantiti, l’estensione di un diritto costituzionalmente garantito non è identica per il soggetto che si trova in stato di libertà e rispetto a quello in stato di detenzione. Nella fattispecie, si trattava di una donna indagata per la partecipazione attiva ad un clan affiliato alla camorra.