Prefazione di Alberto de Roberto, Presidente emerito del Consiglio di Stato

 

Il volume di Maurizio De Paolis ha il pregio di comparire sulla scena in un momento nel quale si avverte particolarmente l’esigenza di disporre di sicuri punti di riferimento per la lettura della disciplina, soprattutto processuale, in tema di contratti pubblici.

E’, infatti, in questo ambito che si sono manifestati negli ultimi due decenni – a livello normativo e pretorio – le trasformazioni più significative sia per quel che concerne il confine tra il campo di azione del giudice ordinario e del giudice amministrativo sia per quanto attiene agli strumenti di tutela posti a disposizione delle due giurisdizioni.

Un ciclo caratterizzato da metamorfosi che hanno come loro dies a quo la legge, di matrice comunitaria, n. 142 del 1992 con la quale, per la prima volta, fu riconosciuta la riparabilità per equivalente nell’area contrattuale dell’interesse legittimo e la sua ultima manifestazione nel recentissimo decreto legislativo n. 53 del 2010 (entrato in vigore lo scorso 27 aprile).

Un testo legislativo – quello da ultimo ricordato – che, affidando al giudice amministrativo un ruolo manifestamente eccedente quello di giudice della sola legittimità, investe la giurisdizione amministrativa del compito di definire – con riferimento ai caratteri della concreta fattispecie – se all’annullamento dell’aggiudicazione debba seguire l’inefficacia ex tunc del contratto o debba ricollegarsi una inefficacia solo parziale o se debba, addirittura, optarsi per la sopravvivenza del rapporto (con riconoscimento in entrambe le ultime due ipotesi della riparazione per equivalente del soggetto danneggiato).

Maurizio De Paolis, estende, peraltro, la sua analisi anche ad ulteriori settori, al di là di quelli della evidenza pubblica e del rapporto contrattuale in senso stretto.

Si rinvengono, infatti, nella sua opera anche lucidissime pagine dedicate alla risoluzione stragiudiziale delle controversie in tema di contratti pubblici (accordo bonario, transazione etc.) e sulla responsabilità precontrattuale della pubblica amministrazione (pure interessata da nuovi indirizzi giurisprudenziali: Ad. Plen. del Consiglio di Stato n. 6 del 2005).

Con una asimmetria solo apparente rispetto al taglio processuale civil-amministrativistico impresso al volume non si manca, poi, di sviluppare istituti contigui a quelli concernenti la fase di evidenza pubblica e del rapporto contrattuale (autotulela specie in relazione ad atti della fase di evidenza pubblica; trattazione di istituti di carattere solo sostanziale la cui conoscenza si pone come presupposto imprescindibile per la risoluzione delle problematiche processuali dibattute nell’indagine).

Nonostante la organizzazione in chiave sistematica della intera materia trattata è difficile, però, disconoscere l’intendimento dell’autore di dare vita ad un’opera che si ponga come un vero e proprio compendio enciclopedico del contenzioso contrattuale e non soltanto di quello che riguarda le giurisdizioni amministrativa e civile: una sensazione che trova anche conferma nell’ampio e articolato indice analitico la cui manovra consente l’agevole individuazione di tutto quanto possa occorrere all’operatore per avviare a soluzione il caso concreto al quale è interessato.

L’obiettivo di dare informazioni nell’opera a chiunque operi nel mondo degli appalti e non soltanto dei profili processuali civili e amministrativi trova ulteriore dimostrazione in due ampi settori della ricerca che Maurizio De Paolis ha voluto dedicare, nella sua opera, sia alla responsabilità amministrativa dei funzionari pubblici che operino nell’area dei contratti (una giurisdizione nella quale resta coinvolta la Corte dei Conti) sia alla accurata disamina delle fattispecie di illecito penale poste a salvaguardia del corretto svolgimento dell’attività contrattuale.

Sono certo che quest’opera potrà offrire un utile ausilio a chi è chiamato ad operare nel difficile settore dei contratti pubblici.