L’uso di un’arma da taglio durante una lite che provochi una grave ferita al viso dell’aggredito configura il reato di lesioni personali gravissime al quale si aggiunge l’aggravante dello sfregio per la cicatrice permanente visibile sul volto. Nella fattispecie, la localizzazione della cicatrice, effetto di una ferita da taglio inferta dall’aggressore, con decorso traversale dal lobo dell’orecchio sinistro fino in piena guancia, con depressione rispetto al piano cutaneo ha determinato un turbamento delle linee del volto, percepito da un osservatore di media sensibilità come sfregio del volto.