Corte di Cassazione penale, sez. II, 1 aprile 2021, n. 12486

Rapina – Finto agente di polizia – Perquisizione – Impossessamento di beni altrui – Configurabilità del reato –  Furto – Esclusione – Fattispecie

L’illegittima perquisizione effettuata da un finto poliziotto, a seguito della quale siano sequestrati beni di un ignaro cittadino, configura il reato di rapina e non quello di furto in quanto la condotta posta in essere ha determinato la compressione psichica della vittima condizionandone la libertà di scelta. Nella fattispecie, un soggetto spacciandosi per un agente di polizia fingeva di effettuare una perquisizione a seguito della quale “sequestrava” una somma di denaro del cittadino perquisito.