Corte Conti, sez. III centrale d’appello, 29 ottobre 2020, n. 179

Circolazione stradale – Infrazioni – Accertamento – Attività affidabili a soggetti privati – Individuazione – Fattispecie in tema di autovelox

Le disposizioni contenute nel Regolamento di esecuzione e di attuazione al Codice della Strada impongono che l’accertamento delle violazioni ai limiti di velocità debbano venire gestite direttamente dagli organi della Polizia stradale e che debbano rientrare nella disponibilità della stessa. A sostegno della predetta affermazione è intervenuta la c.d. “direttiva Maroni” nell’anno 2009 aveva precisando che le attività di accertamento potessero essere affidate a soggetti privati mentre la convalida delle immagini realizzate dalle apparecchiature e la sottoscrizione dei verbali dei verbali di accertamento dovessero essere sempre effettuate dai competenti organi di Polizia Stradale. Inoltre, la predetta direttiva Maroni chiariva che potevano essere affidate a terzi tutte le attività manuali ma sempre sotto il diretto controllo della Polizia stradale. Nella fattispecie presa in esame dal Giudice contabile le apparecchiature erano rappresentate da autovelox.