Consiglio di Stato, sez. III, 22 settembre 2020, n. 5548

Comune e provincia – Comune – Consiglio comunale – Scioglimento – Per infiltrazioni mafiose – Discrezionalità della P.A. – Sussiste – Poteri del giudice amministrativo – Individuazione

L’atto di scioglimento del consiglio comunale per la presenza di infiltrazioni mafiose  adottato dal competente ufficio del Ministero degli Interni è connotato da ampia discrezionalità non richiedendo la commissione di reati da parte degli amministratori elettivi né tanto meno che siano provati specifici collegamenti tra l’amministrazione comunale e le organizzazioni criminali in quanto risultano sufficienti elementi univoci idonei a far ritenere sussistente un collegamento  tra il comune  i gruppi criminali. I poteri di accertamento del giudice amministrativo sono circoscritti alla mera verifica dell’assenza del travisamento dei fatti e di altri elementi sintomatici riconducibili al vizio di eccesso di potere.