Consiglio di Stato, sez. VI, 30 gennaio 2024, n. 920

Beni culturali – Beni di interesse archeologico – Ritrovamento – Premio – Natura giuridica

Il premio che spetta al proprietario del terreno, nel cui sottosuolo è stato effettuato il ritrovamento di un reperto archeologico, non può essere considerato alla stregua di una vincita, di un pronostico o di una scommessa, subordinata alla mera sorte. Infatti si tratta di un indennizzo, corrisposto a titolo di ristoro per gli effetti derivanti dall’attività autoritativa di incameramento del bene che, sebbene ritrovato all’interno di una proprietà privata, transita nella proprietà dello Stato per tutelare l’interesse pubblico.