Corte di Cassazione penale. Sez. III, 25 agosto 2025, n. 29655

Violenza sessuale – Famiglia – Rapporto coniugale o para coniugale – Irrilevanza – Opposizione palese da parte della donna – Assenza – Irrilevanza

Premesso che integra il reato di cui all’art. 609-bis c. p. (violenza sessuale) nella forma c.d. “per costrizione” disciplinata dal primo comma della predetta norma, qualsiasi forma di costringimento psico-fisico atto ad incidere sulla  libertà altrui, ivi compresa l’intimidazione psicologica che sia in grado di costringere la vittima a subire determinati atti sessuali, a nulla rileva l’esistenza di un rapporto coniugale o para coniugale, in quanto non esiste all’interno di detto rapporto un diritto all’amplesso sessuale, né conseguentemente il potere di imporre e di esigere una prestazione sessuale senza il consenso del partner. Pertanto, non ha valore  il fatto che la donna non si opponga palesemente ai rapporti sessuali e li subisca quando è provato in giudizio che l’autore, per le violenze e le minacce precedenti poste ripetutamente in essere nei confronti della vittima, aveva la consapevolezza del rifiuto implicito della stessa a intrattenere atti sessuali.