Consiglio di Stato, sez. VII, 16 settembre 2025, n. 7341

Istruzione pubblica – Esame di maturità – Prove scritte – Candidato – Introduzione ed utilizzo di dispositivi elettronici – Espulsione dall’aula – Legittimità – Fattispecie

Considerato che l’art. 95, R.D. n. 653/1925, il d.lgs. n. 62/2017, la nota ministeriale del 29 maggio 2025 sono univoche nel senso di affermare il potere della commissione d’esame di escludere dall’esame di Stato il candidato che introduce in aula cellulari o altri dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle prove scritte dell’esame di maturità, è legittima l’espulsione del candidato che abbia dolosamente introdotto un telefono cellulare a nulla rilevando il presunto stato d’ansia del candidato. Nella fattispecie, la candidata era stata esclusa dalle prove scritte e orali dell’esame di Stato (sessione 2025), immediatamente dopo che i commissari di esame avevano rilevato che la candidata stava utilizzando (nel corso della prima prova scritta di italiano sostenuta in data 18 giugno 2025) un telefono cellulare; si trattava, in particolare, di un secondo cellulare indebitamente introdotto in aula in aggiunta al primo cellulare che la candidata aveva ritualmente consegnato alla commissione d’esame (come da regole di svolgimento dell’esame) prima dell’inizio della prova.